Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento




Elemento portante della visione scolastica proposto dalla Legge 107 del 2015 (comma 33 e seg.), e di seguito modificato dalla Legge di Bilancio del 2019,  la pratica dei PCTO è stata sistematizzata e resa obbligatoria nel secondo ciclo dell’istruzione superiore, compresa quella liceale, attraverso percorsi che collegano la formazione in aula con l’esperienza pratica.

Attraverso i PCTO si concretizza il concetto di pluralità e complementarità dei diversi approcci nell’apprendimento.  Il mondo della scuola e quello del lavoro, nella specificità delle rispettive competenze, non sono considerate realtà separate, bensì integrate tra loro, entrambe finalizzate ad uno sviluppo ricco e coerente della persona, attraverso l’ampliamento e la diversificazione di luoghi, modalità e tempi dell’apprendimento.

Obiettivo prioritario è sviluppare le competenze trasversali che sempre più vengono richieste da un mondo del lavoro in evoluzione; si trasforma in questo modo un modello di apprendimento centrato sulle singole discipline in uno che valorizzi apprendimenti acquisiti in contesti diversi.

Il Consiglio di Classe avrà il compito di recepire in fase di programmazione l’esperienza dei PCTO come parte integrante del processo formativo, individuare gli ambiti disciplinari e non in cui le competenze trasversali potranno essere sviluppate.

In base alle indicazioni emerse dal C.d.C, un docente, tutor interno, ha il compito di organizzare operativamente e seguire lo svolgimento del  percorso, fungendo da raccordo tra l’ente ospitante e la scuola.

Conseguentemente alle modalità di realizzazione dei vari percorsi, ogni Consiglio di Classe può apportare modifiche all’organizzazione dell’orario e del calendario scolastico.

I risultati della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale che le scuole sono tenute a compilare. La valutazione finale degli apprendimenti viene attuata dai docenti del C.d.C., tenendo conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal referente dell’ente ospitante (tutor esterno) sulla base degli strumenti concordati con la scuola.

L’attività si articola nel secondo biennio e nel quinto anno. Il monte ore ministeriale viene svolto per il 40% nel terzo anno, per il 40 % nel quarto anno e per il 20% nel quinto anno. Il periodo di PCTO  prevede un’interruzione dell’attività didattica, sostituita da un modulo lavorativo, di una o più settimane presso la struttura ospitante, alle quali si aggiungono ore di formazione, che verranno svolte nel corso dell’anno scolastico.

Gli Enti e le Società che collaborano all’attuazione dei PCTO appartengono al settore pubblico, a quello privato e al terzo settore.  Gli accordi con gli enti ospitanti tengono conto in particolare dello sviluppo culturale e sociale del territorio, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e  del potenziamento delle competenze linguistiche.

Le attività PCTO potranno essere sostituite e/o integrate con attività di Impresa Formativa Simulata, potranno essere svolte  in scambi presso scuole estere con focus su formazione e orientamento. Può essere riconosciuta dal Cdc la valenza formativa di  percorsi di studio svolti in scuole estere della durata annuale o quadrimestrale.

Gli stage estivi: si tratta di esperienze lavorative che possono variare dalle tre alle cinque settimane, durante le quali i ragazzi svolgeranno attività definite in un progetto formativo concordato tra la scuola e l’ente ospitante. Gli stage sono effettuati sia in strutture pubbliche che in aziende private. L’orario di lavoro è lo stesso degli impiegati degli uffici nei quali vengono inseriti i ragazzi e al termine dell’attività lo stagista riceve un rimborso spese finanziato dall’ente ospitante.

Allegati

Catalogo progetti PCTO 2022-2023

Linee guida

Scheda progetto

Scheda valutazione PCTO